Scoprite Perchè Visitare Sant’Ivo alla Sapienza a Roma

Prendete nota, durante la prossima visita nella capitale non deve mancare la sosta presso la chiesa di Sant’ Ivo alla Sapienza: piccolo gioiello architettonico ideato dalla mente geniale ed artistica di Francesco Borromini.

La chiesa venne edificata all’interno del Palazzo della Sapienza per volere del papa Leone X Borgia, il quale decise di riunire in un intero palazzo tutto il sapere della città ovvero riunire in un’unica sede le differenti scuole dell’università romana. Infatti il prestigioso palazzo fu consacrato come la più antica sede dell’ Università Romana “La Sapienza”.

Ma la storia della costruzione della chiesa è posteriore alla realizzazione della prima sede storica universitaria, poiché la fondazione dell’istituzione universitaria a Roma si ebbe nel 1303 quando papa Bonifacio VIII fondò lo Studium Urbis con sede in Trastevere.

Nel 1431 papa Eugenio IV acquistò alcuni edifici circostanti ed agli inizi del Cinquecento papa Leone X Borgia fornì una cappella e due cortili, ma soprattutto donò molto prestigio facendo venire studiosi famosi da tutta Europa.

Pertanto l’ideazione della cappella era già in corso quando venne interpellato da Papa Urbano VIII Barberini, il sapiente architetto Borromini, per portare a termine il complesso progetto, poiché per un susseguirsi di vicende sfortunate accadute ai precedenti incaricati,  i lavori della cappella stavano procedendo molto a rilento.

Proprio per questa complessità i lavori iniziarono nel 1643 e continuarono per oltre 20 anni. La chiesa fu consacrata nel 1660 ma i lavori abbinati al progetto del Borromini terminarono definitivamente qualche anno dopo.

Realizzare questa chiesa fu un lavoro molto complesso condizionato soprattutto dall’esistenza del palazzo e del cortile che lasciavano uno spazio quadrangolare limitato per la costruzione della chiesa. Borromini però non si perse d’animo e da questi limiti ne trasse un’occasione per creare e organizzare gli spazi con grande libertà.

La chiesa fu intitolata a Sant’Ivo alla Sapienza, perché gli avvocati che avevano patrocinato la costruzione, vollero che che fosse dedicata al loro santo protettore.

La chiesa venne chiusa nel 1870 e trasformata in un magazzino per i libri della biblioteca, ma nel 1926 fu riaperta e riconsacrata, e fortunatamente ora è possibile ammirare l’armonia e la bellezza delle forme architettoniche ideate dal Borromini all’interno del cortile di Palazzo Sapienza situato poco lontano da Piazza Navona.